CAMPIONATO: QUEL SENSO DI INCOMPIUTO
TELVE - MARLENGO FOOTBALL FIVE 6-6
Si potrebbero trovare tante scuse, arbitraggio compreso, ma sarebbe completamente inutile. Per la mancata vittoria, sfuggita all'ultimo secondo, il Marlengo deve solo fare il "mea culpa".
Si potrebbero trovare tante scuse, arbitraggio compreso, ma sarebbe completamente inutile. Per la mancata vittoria, sfuggita all'ultimo secondo, il Marlengo deve solo fare il "mea culpa".
Si parte con le squadre fin troppo prudenti, ma a giustificare l'atteggiamento sono le tante incognite, con i meranesi alla scoperta di un nuovo campionato ed il Telve che conosce per primo il nuovo avversario venuto da lontano.
E' la punizione calciata da Polonio a sbloccare il risultato, con Cainelli che "allunga" lo specchio della porta deviando in rete, e fatto il prima arriva anche il secondo, con una ripartenza di Moggi, trovato dal rinvio di Salzano, bravo a centrare il varco tra le gambe del portiere in uscita. Bum Bum, 0-2 e la strada sembra in discesa.
In realtà la salita deve ancora venire. Il Telve trova prima la rete della fiducia e poi il pareggio su un rigore assegnato generosamente, infine completa l'opera passando in vantaggio al termine della prima frazione, con un Marlengo "stordito" dall'essere stato recuperato.
L'intervallo serve principalmente a ritrovare la lucidità. Il Marlengo nella ripresa ritrova ordine e compatezza e con la doppietta di Imperato si riporta avanti. Il pareggio dei padroni di casa è solo momentaneo e le reti di Merzi prima, e quella di Cogoli poi, portano il risultato sul 4-6.
Con l'arbitro che assegna 3 minuti (3 minuti!) di recupero dopo che Zangrandi non aveva sfruttato un tiro libero, la rete del capitano sembra quella decisiva per la meritata vittoria, ma "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Il Telve trova la rete che accorcia le distanze con il tiro della speranza, e l'espulsione di Dallapè per doppia ammonizione aiuta i trentini a trovare l'insperato pareggio finale.
Il bicchiere è mezzo vuoto, ma per il Marlengo il "battesimo" della serie D c'è stato, ed alcune partite, per la mentalità, è paradossalmente più utile non vincerle.
In realtà la salita deve ancora venire. Il Telve trova prima la rete della fiducia e poi il pareggio su un rigore assegnato generosamente, infine completa l'opera passando in vantaggio al termine della prima frazione, con un Marlengo "stordito" dall'essere stato recuperato.
L'intervallo serve principalmente a ritrovare la lucidità. Il Marlengo nella ripresa ritrova ordine e compatezza e con la doppietta di Imperato si riporta avanti. Il pareggio dei padroni di casa è solo momentaneo e le reti di Merzi prima, e quella di Cogoli poi, portano il risultato sul 4-6.
Con l'arbitro che assegna 3 minuti (3 minuti!) di recupero dopo che Zangrandi non aveva sfruttato un tiro libero, la rete del capitano sembra quella decisiva per la meritata vittoria, ma "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Il Telve trova la rete che accorcia le distanze con il tiro della speranza, e l'espulsione di Dallapè per doppia ammonizione aiuta i trentini a trovare l'insperato pareggio finale.
Il bicchiere è mezzo vuoto, ma per il Marlengo il "battesimo" della serie D c'è stato, ed alcune partite, per la mentalità, è paradossalmente più utile non vincerle.
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