COPPA: IN FINALE I RIGORI FERMANO UNO STOICO MARLENGO
Athesis - Marlengo Everweed 4-4 (4-3 d.c.r)
Il Marlengo si presenta alla finale di coppa in piena emergenza, ed "emergenza" è forse un termine riduttivo. Oltre agli squalificati Leone e Di Vietri, mister Duso deve fare a meno anche degli infortunati Santese, Di Liello, Salzano, Soffiatti ed Imperato, mentre stringono i denti capitan Merzi e Dallapè, comunque non al meglio della condizione.
Attenuanti? Scuse? Forse, ma sicuramente la situazione avrebbe reso ancora più bella un eventuale vittoria, sogno che invece svanisce ai calci di rigore.
Dopo un primo tempo, terminato sul 2-0, in cui l'Athesis la fa da padrona, ma il Marlengo è bravo a contenere il passivo, la seconda frazione esalta il bello di questo sport.
La squadra di Nomi allunga sul 3-0 prima che Merzi accorci le distanze in contropiede. Ci si crede ancora, ed anche il 4-1 non uccide i meranesi che, ancora con Merzi dalla distanza, e poi con Benkadmir lanciato solo contro il portiere di casa, recuperano fino al 4-3.
La partita per gli spettatori è godibile, con le squadre che ribattono azione su azione, e la rete del 4-4 di Dallapè, su schema di punizione, riporta in equilibrio il risultato.
Lo stesso Dallapè ha anche la palla per l'incredibile sorpasso finale all'ultimo minuto di gioco, ma valuta male l'uscita del portiere e la conclusione non è incisiva.
I rigori, si sa, sono una lotteria.
Per il Marlengo vanno a segno Scala, Cainelli e Benkadmir, sbagliano invece Pazienza (parato) e Dallapè (palo). Bortoloso ferma il penalty tirato da Caruso.
TESTA ALTA! ALTISSIMA! Il Marlengo non può che essere ORGOGLIOSO della propria partita, anche se, la sconfitta, non può che far male.
Complimenti all'Athesis per la vittoria.
Il Marlengo si presenta alla finale di coppa in piena emergenza, ed "emergenza" è forse un termine riduttivo. Oltre agli squalificati Leone e Di Vietri, mister Duso deve fare a meno anche degli infortunati Santese, Di Liello, Salzano, Soffiatti ed Imperato, mentre stringono i denti capitan Merzi e Dallapè, comunque non al meglio della condizione.
Attenuanti? Scuse? Forse, ma sicuramente la situazione avrebbe reso ancora più bella un eventuale vittoria, sogno che invece svanisce ai calci di rigore.
Dopo un primo tempo, terminato sul 2-0, in cui l'Athesis la fa da padrona, ma il Marlengo è bravo a contenere il passivo, la seconda frazione esalta il bello di questo sport.
La squadra di Nomi allunga sul 3-0 prima che Merzi accorci le distanze in contropiede. Ci si crede ancora, ed anche il 4-1 non uccide i meranesi che, ancora con Merzi dalla distanza, e poi con Benkadmir lanciato solo contro il portiere di casa, recuperano fino al 4-3.
La partita per gli spettatori è godibile, con le squadre che ribattono azione su azione, e la rete del 4-4 di Dallapè, su schema di punizione, riporta in equilibrio il risultato.
Lo stesso Dallapè ha anche la palla per l'incredibile sorpasso finale all'ultimo minuto di gioco, ma valuta male l'uscita del portiere e la conclusione non è incisiva.
I rigori, si sa, sono una lotteria.
Per il Marlengo vanno a segno Scala, Cainelli e Benkadmir, sbagliano invece Pazienza (parato) e Dallapè (palo). Bortoloso ferma il penalty tirato da Caruso.
TESTA ALTA! ALTISSIMA! Il Marlengo non può che essere ORGOGLIOSO della propria partita, anche se, la sconfitta, non può che far male.
Complimenti all'Athesis per la vittoria.
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